6° Summit delle Diaspore: il futuro della cooperazione passa dai giovani

Il Sesto Summit Nazionale delle Diaspore si è svolto il 22 febbraio 2025 presso l’Auditorium Antonianum di Roma, confermando ancora una volta il suo ruolo di piattaforma centrale per il dialogo sulla Cooperazione Internazionale. L’edizione di quest’anno ha messo al centro il protagonismo delle nuove generazioni, evidenziando il loro contributo alla trasformazione dei processi di sviluppo.
Promosso dall’Associazione Le Réseau, il Summit, si inserisce all’interno del progetto “Draft the Future! Towards a Diaspora Forum in Italy” finanziato dalla Cooperazione Italiana e implementato dall’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) e l’Associazione Le Réseau. L’evento è stato organizzato in collaborazione con il Coordinamento Italiano delle Diaspore per la Cooperazione Internazionale (CIDCI), il CeSPI, ACRI e con il media partner Agenzia DIRE.
La giornata si è aperta con l’accoglienza dei partecipanti, seguita dall’introduzione di Elvira Ricotta Adamo, Diversity Manager ed Etnomarketing Trainer, che ha dato il via ai lavori sottolineando l’importanza di una prospettiva inclusiva nella cooperazione.
A seguire, le testimonianze delle associazioni diasporiche: il primo intervento ha visto protagonista Elisabetta Meconcelli dell’Associazione ICSE&Co, che ha raccontato il percorso dell’organizzazione nell’accedere all’elenco degli enti finanziabili dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione e lo Sviluppo (AICS), grazie all’assistenza tecnica fornita dall’Associazione Le Réseau all’interno del progetto Draft the future. Nel corso della giornata ad intervenire per raccontare la propria esperienza sul tema si sono inserite anche le voci di Constanza Metzadour dell’Associazione Generazione Ponte e Endri Xhaferaj dell’Associazione Juvenilja tutte sottolineando il valore del supporto ricevuto e il loro impatto nelle comunità di riferimento. Oltre alle associazioni intervenute al Summit ha completato, in precedenza, il percorso all’iscrizione all’elenco anche l’Associazione Soomaaliya.
Dopo i saluti istituzionali con la partecipazione di figure di rilievo nel panorama della Cooperazione Italiana, sono intervenuti nella sessione Luigi Diodati, Capo Ufficio DGCS VI del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – MAECI, Stefania Congia, Direttore Generale per le politiche migratorie e per l’inserimento sociale e lavorativo dei migranti presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Laurence Hart, Direttore dell’Ufficio di Coordinamento per il Mediterraneo dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni – OlM, Cristina Toscano, Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa – ACRI, Cleophas Adrien Dioma dell’Associazione Le Réseau e Bertrand Honore Mani Ndongbou del Coordinamento Italiano delle Diaspore per la Cooperazione Internazionale (CIDCI).
A seguire, il panel “Draft the Future! – Anno 3” ha permesso di approfondire il lavoro svolto dal progetto, con interventi di Fabio Strinati dell’AICS, Nelson Mallé Ndoye dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), Ada Ugo Abara dell’Associazione Le Réseau, Andrea Stocchiero del CeSPI ed Elizabeth Rijo del CIDCI. Il dibattito ha evidenziato i successi raggiunti nella costruzione di reti solide per la partecipazione attiva delle diaspore.
Due panel hanno caratterizzato la seconda parte della mattinata: il primo, “Attraverso gli occhi dei giovani: sfide, attrattività e protagonismo nella Cooperazione”, ha visto la partecipazione di rappresentanti di diverse realtà giovanili, tra cui Rwendeye Stephane del CoNNGI, Anabely Yajajra Canari Tueros di iParticipate, Sanga Abdoul Malik, studente di giurisprudenza e attivista, Claudio Tosi del CSV Lazio, Azzurra Rinaldi dell’Università Unitelma Sapienza e Sandro De Luca del CISP. Moderato da Elias Gerovasi, il panel ha approfondito le sfide e le opportunità per il coinvolgimento attivo dei giovani nella cooperazione.
Il secondo panel, “Innovare con valori: sostenibilità e futuro della Cooperazione Internazionale”, ha esplorato il rapporto tra innovazione e valori nella cooperazione. Hanno partecipato Deepika Salhan della Campagna Dalla Parte Giusta della Storia, Mamadou Touré del Coordinamento delle Diaspore in Puglia, Cristina Toscano di Innovazione per lo Sviluppo, Loretta Maffezzoni di Generazione Cooperazione e Paola Berbeglia dell’Associazione Crea Vice Presidente AOI. La discussione, moderata da Valeria Saggiomo dell’Università l’Orientale di Napoli, ha affrontato il tema della sostenibilità e della necessità di un approccio etico e partecipativo.
Prima dell’inizio dei lavori di gruppo, si è tenuta la restituzione dell’evento “Building Bridges: Diaspora Engagement in the Humanitarian – Development – Peace Nexus (HDPN)”, promosso dall’OIM con l’intervento di Roberto Gil Cancel Comas, Senior Regional Labour Mobility Specialist for the America.
I lavori sono poi proseguiti con la presentazione dei gruppi di lavoro che hanno evidenziato il desiderio dei giovani delle diaspore di avere un ruolo sempre più centrale nella cooperazione, non solo come destinatari di iniziative, ma come attori attivi e protagonisti del cambiamento. Il Summit si è concluso con una sessione di sintesi che ha rafforzato la necessità di un impegno continuo per il riconoscimento e il rafforzamento del ruolo delle diaspore nella cooperazione internazionale.
Per maggiori informazioni, scaricare i materiali distribuiti al Summit e ascoltare le interviste ai protagonisti visita la pagina dedicata sul sito Summit delle Diaspore
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