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Accordo tra il Garante nazionale e il CNEL per l'inserimento socio-lavorativo dei detenuti, inclusi i cittadini stranieri in regime di detenzione

Il Cnel e il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale hanno sottoscritto un accordo interistituzionale per il reinserimento socio-lavorativo dei detenuti.

L'intesa, siglata dal presidente del Cnel Renato Brunetta e dal presidente del Collegio del Garante Felice Maurizio D'Ettore, nasce sulla scorta del precedente accordo tra il Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro e il Ministero della Giustizia, finalizzata alla promozione del lavoro e della formazione in carcere, anche come strumento di riduzione della recidiva. La collaborazione, in particolare, fa riferimento all'istituzione presso il Cnel di un segretariato permanente per l'inclusione economica, sociale e lavorativa, in grado di interagire con tutte le parti sociali - datoriali, sindacali e del terzo settore - mettendo a sistema le relative reti organizzative di prossimità capillarmente ramificate sull'intero territorio nazionale.

L'accordo riguarderà anche l'ambito specifico dei cittadini stranieri in regime di detenzione, nel quadro delle attività svolte dall'Organismo nazionale di coordinamento delle politiche di integrazione degli stranieri (ONC), istituito presso il Cnel.

Potranno, inoltre, essere ricompresi ulteriori campi d'intervento di comune interesse e rientranti nelle rispettive competenze, con l'obiettivo di aumentare la capacità di riabilitazione, formazione e aiuto al reinserimento sociale del sistema carcerario e dell'esecuzione della pena.

Per maggiori informazioni consulta il sito del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale

Photo credits: Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale

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