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Pubblicato il Report del Progetto LAW “Quando discriminano le istituzioni: uguaglianza, diritti sociali, immigrazione”

Online il rapporto “Quando discriminano le istituzioni: uguaglianza, diritti sociali, immigrazione”, realizzato nell’ambito del progetto L.A.W. - Leverage the Access to Welfare, co-finanziato dall’Unione europea. Il report presenta ragioni ed effetti delle discriminazioni istituzionali con l’obiettivo di identificarle e di fornire gli strumenti per contrastarle.

Da febbraio 2022 oltre 400 persone hanno contattato il servizio antidiscriminazione di ASGI e oltre 500 persone di origine straniera che hanno partecipato all’indagine socioeconomica del Centro Studi Medì. Il report intende partire da questi dati che offrono uno sguardo sui bisogni e le percezioni delle persone che subiscono le discriminazioni.

La ricerca del Centro Studi Medì delinea un quadro di discriminazione dalle molte sfumature che, pur nutrendosi da radici comuni di pregiudizio, si manifesta in modalità differenti, colpendo soprattutto alcune categorie di popolazione con background migratorio. Le interviste raccolte dallo studio identificano il settore della casa come quello maggiormente discriminatorio. Dalla scelta del proprietario di non affittare a persone straniere, alla richiesta di garanzie aggiuntive, è il 40% degli intervistati ad aver subito discriminazioni in quest’ambito. Seguono le discriminazioni che avvengono nell’ambito lavorativo (33%): 4 intervistati su 10 hanno dichiarato di non aver potuto accedere ad un concorso pubblico perché veniva richiesta la cittadinanza italiana, mentre 3 su 10 non sono stati assunti perché l’azienda ha fatto intendere che non assume stranieri. Significative sono poi le discriminazioni percepite sui mezzi di trasporto pubblici (31%), in ambito sanitario (30%), nel rapporto con i servizi privati (26%) e con le forze di polizia (25%). Emerge inoltre che il livello di discriminazione non dipende da quanto tempo una persona straniera vive in Italia né dal livello di integrazione della persona.

Benché il report sia diviso tra l’analisi giuridica e lo studio delle esperienze soggettive, la linea che separa il pregiudizio dalla discriminazione istituzionale è sottile. Sul piano giuridico infatti emerge che vivere in una condizione di povertà per una persona straniera non è condizione sufficiente per accedere ai diritti sociali. Per accedere al reddito di cittadinanza, per esempio, la legge prevede che la persona beneficiaria abbia risieduto in Italia per almeno dieci anni al momento della domanda. Al fine di accedere all’edilizia residenziale pubblica, numerose Regioni continuano a richiedere una residenza pluriennale nel territorio o documenti aggiuntivi per le persone straniere. Nonostante la normativa italiana ed europea sancisca chiaramente il diritto per tutte le persone regolarmente soggiornanti ad aprire un conto corrente di base, in moltissimi casi (101 segnalazioni ricevute da ASGI tra febbraio 2022 e gennaio 2023) gli istituti bancari e postali rifiutano l’apertura a clientela straniera, specialmente a persone richiedenti asilo e con cittadinanza nigeriana.

L.A.W. – Leverage the Access to Welfare – è un progetto di ASGI e del Centro Studi Medì di Genova, che ha promosso la parità di accesso al benessere sociale sul territorio nazionale, attraverso un approccio giuridico e socio-economico per garantire la corretta applicazione della normativa antidiscriminatoria italiana ed europea.

Per maggiori informazioni:
Scarica il report finale del Progetto LAW
Visita la pagina dedicata al progetto sul sito dell'ASGI

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