Progetto PRIMA
Piano regionale di rafforzamento dell’integrazione lavorativa dei migranti 2018-2020 (Progetto Prima)
Avviso: Avviso pubblico per la presentazione da parte di Regioni ordinarie, Regioni a Statuto speciale e Province Autonome di Piani regionali di progetti di rafforzamento per l’integrazione lavorativa dei migranti 2018-2020.
Partenariato: Regione Sardegna, Anci Sardegna, Aspal - Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro.
Obiettivi:
Il progetto intende perseguire i seguenti obiettivi:
- favorire un migliore inserimento nel mondo del lavoro (anche attraverso l’autoimprenditorialità) dei richiedenti e titolari di protezione umanitaria, sussidiaria e asilo politico, che sia più corrispondente alle competenze formali e informali e alle esperienze maturate;
- accorciare i tempi per l’inserimento nel mondo del lavoro della popolazione target, individuando le modifiche strutturali da introdurre nel sistema degli attori e dei servizi, evitando duplicazioni e frammentazioni di attività e puntando a generare maggiore efficienza;
- ridurre il mismatch tra domanda e offerta, attraverso la rilevazione delle capacità e competenze della popolazione target e la condivisione sul territorio, incluso il mondo produttivo, di tale base conoscitiva.
Metodologia:
Per perseguire gli obiettivi progettuali è essenziale l'adozione di un approccio metodologico con queste caratteristiche:
- inclusivo e in grado di colmare i gap comunicativi e di processo: per quel che riguarda la profilazione e lo skill assessment, indispensabile la creazione di contatti con gli enti responsabili della governance dell'accoglienza (Prefetture e Comuni, gli enti gestori dell'accoglienza (Cas e Sprar) e l’organizzazione di una cabina di regia con i responsabili dell'azione (Aspal), per discutere modalità e tempi necessari per poter sperimentare le metodologie prescelte con i destinatari (in accoglienza o in uscita);
- attento alla co-progettazione con tutti gli attori, incluso il mondo produttivo: per colmare uno dei tradizionali gap legati alla difficoltà di individuare correttamente le competenze e le "soft skills" necessarie al mondo delle imprese per svolgere alcune attività, il progetto coinvolge rappresentanti del mondo produttivo ai fini di testare la validità e l'esaustività degli strumenti e dei metodi adottati, in modo da prevedere un processo incrementale di raccolta dati e verifica, validazione della loro utilità o eventuale integrazione degli strumenti adottati;
- personalizzato: sia il processo di capacity building volto a rafforzare reti di governance tra gli attori dell'accoglienza e la rete dei servizi e di attori privati e pubblici, sia il processo di profilazione e di validazione delle competenze rivolti ai destinatari finali, sono strutturati in modo da facilitare l'adozione di risposte personalizzate e attente alle dimensioni di tutti i beneficiari delle attività progettuali;
- improntato ai principi del co-design dei servizi pubblici, in particolare di carattere sociale: i destinatari di ogni azione (rifugiati, richiedenti e titolari di protezione, cosi come gli operatori dei servizi e gli altri attori coinvolti) vengono adeguatamente ascoltati per comprendere l'intero processo che li vede coinvolti nelle modalità attualmente utilizzate e tali informazioni risultano essenziali per la progettazione delle migliori modalità di esecuzione delle attività progettuali, definendo per ogni fase: ruoli, responsabilità, modalità, tempi di esecuzione, output finale. Il metodo del co-design viene adottato anche per l'accompagnamento alla stipula di protocolli e accordi di rete con i quali contribuire alla definizione di nuove modalità di lavoro anche una volta terminate le attività progettuali;
- multidisciplinare: l'approccio metodologico include anche il riconoscimento della necessaria integrazione delle competenze e degli approcci adottati da operatori dell'accoglienza, esperti orientatori, imprenditori, mediatori, per cercare di integrare i punti di vista e le modalità di ciascuno ed elaborare un processo che unisca le varie chiavi di lettura e modalità, per arricchire gli strumenti e i metodi delineati dalla Regione e che verranno sperimentati.
Attività e descrizione dei work packages: Il pacchetto di lavoro ha per oggetto attività trasversali, non direttamente connesse agli obiettivi e ai risultati del progetto, ma al cui raggiungimento concorrono parimenti alle altre. In particolare, il WP del progetto comprende:
WP 1: Rafforzamento della governance multilivello
Potenziamento di reti esistenti e creazione di nuove reti con attori pubblici e privati impegnati nell'inserimento lavorativo dei titolari di protezione internazionale.
Attività:
- Coordinamento delle azioni del WP - Anci e Regione Sardegna
- Creazione cabina di regia - Anci e Regione Sardegna
- Progettazione esecutiva e Kick off meeting - Anci e Regione Sardegna
- Coinvolgimento dei comuni e degli altri enti sul territorio - Anci e Regione Sardegna
- Definizione di un quadro operativo con i Comuni Partner e Aderenti - Anci e Regione Sardegna
- Realizzazione workshop e sessioni formative - Anci e Regione Sardegna
- Tutoraggio e accompagnamento Enti Gestori e altri enti pubblici e privati- Anci e Regione Sardegna
- Stipula protocolli e atti di intesa - Anci e Regione Sardegna
Work package 2: Sperimentazione degli strumenti di profiling e skill assessment
Sperimentazione di strumenti e metodologie per profilare le competenze in modo trasparente e condiviso, valorizzando competenze formali e informali.
Attività:
- Predisposizione della documentazione a supporto degli strumenti di profiling e skill assessment elaborati dalla Regione - ASPAL
- Comunicazione dell'avvio della sperimentazione alle strutture di accoglienza Cas e Sprar - Anci
- Creazione equipe di orientatori e mediatori culturali che utilizzeranno le metodologie - Anci e Regione Sardegna
- Formazione dell'equipe - Aspal
- Realizzazione della sperimentazione sul territorio regionale – Aspal, Anci e Regione Sardegna
Work package 3: Validazione delle competenze
Implementazione del modello di validazione delle competenze delineato dalla Regione Sardegna.
Attività:
- Comunicazione e sensibilizzazione alle strutture di accoglienza e agli altri enti sul territorio - Anci
- Raccolta delle istanze dei destinatari interessati - Aspal
- Creazione equipe di lavoro con validatori certificati e esperti di settore - Aspal
- Fase di accoglienza delle domande - Aspal
- Fase di individuazione delle competenze - Aspal
- Fase di validazione delle competenze - Aspal
Work package 4: Monitoraggio e valutazione del progetto
Attività di monitoraggio del progetto e di valutazione ex ante, in itinere ed ex post per il controllo sul corretto svolgimento delle attività progettuali e per il raggiungimento dei risultati.
Attività:
- Definizione del set di strumenti e metodologie di monitoraggio e valutazione – Regione Sardegna
- Condivisione con tutti gli operatori degli strumenti di monitoraggio – Regione Sardegna
- Raccolta e elaborazione dei dati rilevati attraverso le attività di monitoraggio e valutazione – Regione Sardegna
- Redazione report di valutazione – Regione Sardegna
Impatto del progetto: Il progetto prevede di generare un positivo impatto per quel che riguarda i destinatari diretti delle azioni, per tutti gli attori del sistema di accoglienza e per le comunità coinvolte. Per il primo aspetto, l’impatto atteso riguarda in particolare l’empowerment dei destinatari diretti e l’effetto sulle dimensioni legate alla capacità di valorizzare meglio le proprie competenze formali e informali, al consolidamento dei percorsi lavorativi, alla maggiore conoscenza rispetto al contesto territoriale. In termini di impatto sulle politiche pubbliche, invece, lo sforzo promosso dall’ente proponente e dai soggetti partner è quello di fornire, sulla base delle esperienze attivate e monitorate durante il progetto, strumenti, dimensioni e dispositivi perché la sperimentazione possa diventare a tutti gli effetti una “policy” da implementare. Per gli effetti sulla comunità coinvolta, il progetto prevede un miglioramento della percezione della realtà dei richiedenti asilo e dei rifugiati e un maggior senso di coesione sociale, garantito anche da migliori e più efficaci percorsi di inserimento lavorativo.
Localizzazione del progetto:
- Cagliari (rilevanza 40%)
- Sassari (rilevanza 30%)
- Oristano (rilevanza 15%)
- Nuoro (rilevanza 15 %)
Costo del Progetto (da budget): 424271,61 euro