Lotta alla tratta degli esseri umani
La tratta di persone, quale grave violazione dei diritti umani, è stata definita per la prima volta, nella sua accezione moderna, dalla Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale, sottoscritta nel corso della Conferenza di Palermo nel dicembre del 2000. La Direttiva 2011/36/UE “concernente la prevenzione e la repressione della tratta di esseri umani e la protezione delle vittime” definisce la tratta di esseri umani “il reclutamento, il trasporto, il trasferimento, l’alloggio o l’accoglienza di persone, compreso il passaggio o il trasferimento dell’autorità su queste persone, con la minaccia dell’uso o con l’uso stesso della forza o di altre forme di coercizione, con il rapimento, la frode, l’inganno, l’abuso di potere o della posizione di vulnerabilità o con l’offerta o l’accettazione di somme di denaro o di vantaggi per ottenere il consenso di una persona su un’altra, a fini di sfruttamento”.
La tratta coinvolge persone di varie nazionalità, assoggettate a diverse tipologie di sfruttamento (sessuale, lavorativo, accattonaggio, economie illegali), che alcune volte appaiono manifeste e facilmente individuabili, altre non espresse e, quindi, mimetizzate proprio al fine di non essere comprese e contrastate.
In questo quadro, la Regione Autonoma della Sardegna, da sempre attenta, sensibile e in prima linea nel contrastare lo sfruttamento degli esseri umani, opera, di concerto con tutte le parti pubbliche e del privato sociale coinvolte, attraverso attività di lotta del fenomeno criminoso e di animazione del territorio e sensibilizzazione, formazione ed informazione degli attori del pubblico e del privato.
In attuazione della Direttiva 2011/36/EU il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente del Ministero per le Pari Opportunità e la Famiglia e del Ministero dell’Interno, ha adottato il 19 ottobre 2022 il Piano nazionale d’azione contro la tratta e il grave sfruttamento degli esseri umani 2022-2025 con l’obiettivo di “definire strategie pluriennali di intervento per la prevenzione e il contrasto al fenomeno della tratta e del grave sfruttamento degli esseri umani.
Consulta la Direttiva 2011/36/EU;
Consulta il Piano nazionale d’azione contro la tratta e il grave sfruttamento degli esseri umani 2022-2025
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Il Piano è imperniato su 4 cardini:
- Prevenzione attraverso un maggior numero di azioni volte a scongiurare l’ulteriore propagarsi del fenomeno della tratta. Grande rilievo assumono le azioni di formazione continua di tutti gli operatori coinvolti al fine di migliorare la conoscenza del fenomeno, attuando anche azioni di informazione della popolazione;
- Persecuzione del crimine con misure volte a far progredire ulteriormente il settore giustizia, rafforzando la sicurezza delle vittime e lo smantellamento delle strutture criminali dedite al reato e la cooperazione giudiziaria;
- Protezione attraverso strumenti idonei a garantire le vittime, con particolare alle donne, ai minori e alle categorie vulnerabili;
- Cooperazione mediante azioni con carattere integrativo e di supporto per diffondere la cultura della legalità e imprimere un nuovo corso alla storia del fenomeno.
I soggetti abilitati a realizzare tali programmi possono essere, alternativamente, i servizi sociali degli enti locali ovvero associazioni, enti e/o altri organismi privati. Questi ultimi devono obbligatoriamente essere iscritti nell’apposita sezione (seconda) del Registro delle associazioni e degli enti che svolgono attività a favore degli immigrati istituito presso il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali di cui alla lett. b) dell’articolo 52 D.P.R. 394/99, relativa ai soggetti abilitati alla realizzazione dei programmi di assistenza ed integrazione sociale.
Vai al Registro delle associazioni che operano a favore dei migranti ;
Anche nel territorio sardo, la rilevazione dei casi di tratta di esseri umani a fini di sfruttamento è un fenomeno in crescente aumento. Ciò trova una spiegazione non soltanto nell’aumento ciclico dei flussi migratori, ma anche nella aumentata consapevolezza e riconoscimento di tale fenomeno.
Lo sfruttamento che interessa il territorio regionale non è ormai più solo quello di tipo sessuale, ma anche di altri diversi tipi, come accattonaggio e di sfruttamento lavorativo (pastorizia e agricoltura ma anche domestico e nel settore edilizia). Circa la provenienza delle persone sfruttate, Nigeria e Romania sono le due nazionalità maggiormente interessate dallo sfruttamento sessuale, mentre per quello lavorativo le più recenti ricerche hanno permesso di rilevare che le persone provengono principalmente dall’Africa Subsahariana (Senegal, Nigeria, Mali, Guinea, Ghana Gambia), dal Bangladesh e dal Pakistan.
Consulta i progetti svolti in ambito regionale:
- Progetto Elen Joy
In partenariato con la Congregazione Figlie della Carità di San Vincenzo Dè Paoli, unico soggetto del territorio sardo iscritto nella sezione del registro delle associazioni e degli enti che svolgono attività a favore degli immigrati, di cui all’articolo 52, comma 1, lettera b), del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394, la Regione Sardegna partecipa, in qualità di partner, al progetto "Elen Joy" presentato a valere sull’Avviso del Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il finanziamento dei progetti attuativi del Programma unico di emersione, assistenza e integrazione sociale delle vittime di tratta e grave sfruttamento disciplinato dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 16 maggio 2016. Il progetto, ammesso a finanziamento per un importo di € 500.000,00, capitalizza quanto realizzato negli ultimi 15/20 anni dalla Congregazione.
Consulta la pagina dedicata al progetto;
- Progetto DI.AGR.A.M.M.I
Consulta la pagina dedicata al progetto;
Inoltre, in collaborazione con varie istituzioni, la Regione Sardegna promuove ogni anno la realizzazione delle seguenti iniziative:
- manifestazioni pubbliche di sensibilizzazione in occasione della Giornata Europea contro la tratta degli esseri umani;
- giornate di sensibilizzazione e dialogo rivolte agli studenti delle Università;
- seminari regionali con la partecipazione delle istituzioni pubbliche e private che si occupano della problematica.
Contatti utili:
Congregazione Figlie della Carità di San Vincenzo Dè Paoli:
Sportello tratta – Spazio Arcobaleno: tel. 342.09177809 – tel. 320.4618711
Cagliari: tutti i giovedì presso la Casa Provinciale in via dei Falconi n. 10 - dalle ore 15:00 alle ore 18:00
Sassari: ogni primo e terzo lunedì del mese presso la Casa Margherita Naseau in via Turati n. 36 – dalle ore 10:00 alle ore 13:00
Nuoro: il secondo lunedì del mese presso la sede della Caritas in via La Marmora n. 138 – dalle ore 10:00 alle ore 13:00
NUMERO VERDE contro la tratta 800290290 – anonimo e gratuito – attivo H 24
Associazione ACOS
Via Vecellio n. 1/E - Sassari
Cell. 3803784398
mail: associazioneacos.ss@gmail.com
Consulta la normativa
Decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 24;
Legge 11 agosto 2003, n. 228 - "Misure contro la tratta di persone";
Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286 - "Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero";
Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 16 maggio 2016;
Direttiva 2011/36/EU;
Piano nazionale d’azione contro la tratta e il grave sfruttamento degli esseri umani 2022-2025
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Per maggiori informazioni:
Dipartimento per le Pari Opportunità - Piano nazionale d’azione contro la tratta e il grave sfruttamento degli esseri umani 2022-2025 ;
Dipartimento per le Pari Opportunità - Numero verde Antitratta ;
Dipartimento per le Pari Opportunità - Studi e statistiche ;
Vai alla pagina della Presidenza del Consiglio, Dipartimento per le pari opportunità;
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