Sfruttamento lavorativo e caporalato: conclusa la rilevazione nazionale di ANCI sugli interventi dei Comuni a supporto delle vittime
Conclusa con successo la rilevazione nazionale sugli interventi dei Comuni a supporto delle vittime di sfruttamento lavorativo che Anci ha rivolto tra maggio e luglio 2024 a tutti Comuni italiani sopra i 15mila abitanti, quindi anche di quei territori che non compaiono nelle consuete “mappe geografiche dello sfruttamento lavorativo”.
Condotta anche grazie al sostegno delle Anci regionali, la partecipazione all’indagine è stata particolarmente elevata: su un universo di 737 Comuni, hanno risposto all’indagine ben 603 Comuni, pari all’82% del totale. In particolare, hanno partecipato tutte le città metropolitane, tutti i capoluoghi di regione e il 94% dei capoluoghi di provincia (103 su 110).
L’indagine è svolta nell’ambito del progetto InCaS “Piano d’Azione a supporto degli enti locali nell’ambito dei processi di Inclusione dei cittadini stranieri e degli interventi di Contrasto allo Sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato”, realizzato da Anci in collaborazione con Cittalia e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali mediante il Fondo Nazionale Politiche Migratorie e fa seguito a quella del 2021 centrata sulla condizione abitativa dei lavoratori migranti del settore agroalimentare.
In attesa dell’estrazione completa dei dati si possono anticipare alcune prime evidenze.
Colpisce il dato per cui 1 comune su 5 (il 20% dei Comuni rispondenti) dichiara di aver attivato direttamente o realizzato con altri enti sul proprio territorio servizi, progetti e strumenti di governance finalizzati a prevenire e contrastare lo sfruttamento lavorativo e/o sostenerne le vittime o potenziali vittime. Si tratta principalmente dell’adozione di protocolli d’intesa, Tavoli di lavoro, Piani locali e documenti di programmazione locale, fino alla costituzione di veri e propri Osservatori locali sullo sfruttamento lavorativo.
Ciò che emerge è dunque una sensibilità dei Comuni rispetto a un tema di cui è riconosciuta la centralità in relazione al benessere complessivo della comunità amministrata. Abbiamo, in molti casi, Comuni attenti e disponibili ad agire un ruolo consapevole nei partenariati territoriali.
Nell’ambito di INCAS entreranno presto nel vivo una serie di attività tutte dedicate a consolidare l’impegno dei Comuni, a partire dai workshop organizzati in tutta Italia e dedicati alla redazione dei Piani locali multisettoriali – strategie e interventi di contrasto al caporalato, in rete con le istituzioni e le organizzazioni presenti sui territori – e dal rilascio del podcast “Capolinea sfruttamento lavorativo”, strumento di autoformazione per i Comuni.
Per maggiori informazioni consulta il sito Cittalia Fondazione ANCI;