XIV Rapporto “Piccoli schiavi invisibili” di Save the Children: oltre 12 milioni i minori coinvolti nel mondo nelle varie forme di schiavitù moderna

In occasione del 30 luglio, Giornata internazionale contro la tratta di esseri umani, Save the Children ha diffuso il Rapporto “Piccoli schiavi invisibili”. Giunto alla XIV edizione il rapporto è dedicato alle storie di minori vittime di tratta e sfruttamento, bambini, bambine e adolescenti spesso soli, indifesi, vessati da violenze fisiche o psicologiche e costretti a ripagare un debito sotto continue minacce, coercizioni ed inganni.
La pubblicazione offre una sintesi degli sviluppi recenti riguardo al fenomeno della tratta e dello sfruttamento a livello internazionale, europeo e nazionale. Attraverso l'analisi dei dati e della letteratura, vengono evidenziate le tendenze e le evoluzioni del fenomeno nelle sue varie forme.
Secondo i dati riportati nel Rapporto di Save the Children nel mondo sono quasi 50 milioni le persone vittime di varie forme di schiavitù moderna, di cui oltre 12 milioni i minorenni, soprattutto nelle forme di lavoro forzato – che comprende quelle ai fini di sfruttamento sessuale, lavorativo e attività illecite - e matrimoni forzati, con un trend in crescita. Tra i minori, 3,3 milioni sono coinvolti nel lavoro forzato, in prevalenza per sfruttamento sessuale (1,69 milioni) o per sfruttamento lavorativo (1,31 milioni) - in ambiti quali lavoro domestico, agricoltura, manifattura, edilizia, accattonaggio o attività illecite - mentre 320mila risultano sottoposti a lavoro forzato da parte degli Stati, come detenuti, dissidenti politici, o appartenenti a minoranze etniche o religiose perseguitate. I minorenni vittime di matrimoni forzati sono 9 milioni.
Considerando la tratta e lo sfruttamento, nel 2020, l’anno della pandemia, secondo i dati diffusi dall’UNODC a livello globale sono state identificate 53.800 vittime; tra quelle per cui è stato possibile stabilire genere ed età, il 35% è costituito da minorenni (18% femmine e 17% maschi).
In Italia dal 1° gennaio al 31 maggio 2024 il Numero Verde Nazionale in Aiuto alle Vittime di Tratta e/o Grave Sfruttamento ha svolto 1150 nuove valutazioni con potenziali vittime di tratta. Sebbene i flussi migratori dalla Nigeria abbiano subito un forte calo, la nazionalità nigeriana si conferma sul territorio italiano la principale per numero di nuove valutazioni (25,2%), seguita da quella ivoriana (13,6%) e marocchina (11,2%).
Per Save the Children queste cifre rappresentano solo la punta dell’iceberg di un fenomeno molto più ampio e sommerso. Il Dossier restituisce quindi voce alle vittime minorenni, prese in carico dal sistema nazionale anti-tratta, incontrate nei progetti di Save the Children o ancora nelle case di accoglienza per minori non accompagnati in Italia, raccontando le loro storie, dai tratti comuni e allo stesso tempo uniche.
A partire dall’ascolto delle loro storie - si legge nel comunicato di lancio del rapporto - è possibile individuare elementi utili a conoscere questa terribile piaga che colpisce i minori e attrezzarsi per prevenirla e contrastarla, fornendo anche raccomandazioni ai decisori, al fine di realizzare un sistema di prevenzione e protezione sempre più efficace, oltre che garantire il contrasto della tratta di esseri umani.
Per maggiori informazioni:
Leggi il comunicato stampa di Save the Children;
Scarica il report "Piccoli Schiavi Invisibili 2024";