25 Novembre - Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le Donne 2022: iniziative e appuntamenti
Anche quest’anno sono numerose le iniziative organizzate a livello nazionale e regionale per celebrare la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne e sensibilizzare sul tema.
Violenza contro le donne, il Presidente Solinas:“Regione impegnata in misure di contrasto e prevenzione, la violenza non è un destino, si può combattere offrendo alle vittime un'alternativa"
comunicato stampa
Cagliari, 24 novembre 2022 – “Il rispetto reciproco, il rifiuto della violenza, il contrasto verso ogni forma di discriminazione, brutalità e sopruso sono un impegno e una responsabilità per tutti, che insieme al rafforzamento dei diritti, in particolare di quelli delle donne, rappresentano un traguardo da raggiugere e conquistare per rendere la nostra società moderna, inclusiva, libera. La violenza non è un destino, dobbiamo andare oltre lo stigma dell’irreversibilità. La strada da fare è ancora tanta, ma la violenza si può combattere offendo alle vittime un’alternativa, attraverso una rete di protezione e assistenza che le accompagni in un percorso di affrancamento e liberazione”. Lo ha detto il Presidente della Regione, Christian Solinas alla vigilia della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, rivolgendo un pensiero a tutte le donne, in particolare alle donne sarde.
“La ricorrenza di domani – evidenzia il Presidente Solinas - non deve essere solo l’occasione per ricordare i dati drammatici di un fenomeno che affligge tutti i paesi del mondo, ma deve essere anche il momento per riflettere e per mettere in campo tutte quelle iniziative utili a combattere la violenza e offrire alle donne un’alternativa di vita libera, di crescita personale e professionale, di riscatto. Occorre, in questo senso, uno sforzo unanime di tutte le Istituzioni”. “La Regione rinnova il suo impegno in una battaglia di civiltà per la difesa dei diritti delle donne con misure di contrasto e prevenzione – prosegue il Presidente - Sul territorio opera attivamente, attraverso i centri antiviolenza e le case d’accoglienza, per assicurare alle donne vittime di maltrattamenti ascolto e accoglienza”.
Sono stati, a questo proposito, raddoppiati i finanziamenti destinati a queste strutture, che devono far fronte a un significativo aumento delle richieste di aiuto (2 milioni di euro contro il milione dell’anno precedente), sono state stanziate risorse per le spese legali e per l’inserimento lavorativo, e dato piena attuazione al reddito di libertà. Il Tavolo regionale di Coordinamento della rete contro la violenza di genere è già al lavoro per rafforzare la rete di sostegno a tutela delle vittime, ma anche per promuovere iniziative di sensibilizzazione verso la cittadinanza.
Per dire no alla violenza di genere, l’Assessorato regionale del lavoro ha scelto un’immagine simbolo, che sarà declinata sui canali di comunicazione digitali della Regione Sardegna. Una panchina rossa, sulla spalliera una frase della poetessa Alda Merini “Siamo state amate e odiate, adorate e rinnegate, baciate e uccise, solo perché donne” per ricordare quelle morti assurde avvenute tra le mura domestiche, dopo mesi, anni di abusi vissuti, a volte, in silenzio. Negli ultimi cinque anni, in Sardegna ci sono stati 18 femminicidi, il 40% nella Città metropolitana di Cagliari. Un terzo delle vittime era di nazionalità straniera. A uccidere sono in maggioranza i partner o gli ex. Più precisamente, sono 7 le vittime nei Comuni dell’hinterland di Cagliari, 6 erano di Sassari, due di Oristano, due del Sud di Sardegna e una di Nuoro.
“Ogni anno - afferma l’assessore della Programmazione e del Lavoro, Giuseppe Fasolino - il 25 novembre ci confrontiamo con dati impietosi che ci ricordano che il femminicidio è un problema di tutti, un’emergenza sociale. Non basta una giornata di sensibilizzazione, perché ogni tre giorni una donna viene uccisa per mano di un uomo. Deve proseguire e aumentare l’impegno delle Istituzioni e la consapevolezza dei cittadini per costruire una cultura che rigetti con forza ogni tipo di maltrattamento nei confronti delle donne. Perché il contrasto alla violenza è una responsabilità di tutti noi. In questa occasione vogliamo ricordare anche le vittime delle guerre. La violenza di genere, compresa quella sessuale, infatti, è uno strumento di guerra molto diffuso, anche se invisibile alla cronaca. Lo stupro, il traffico di esseri umani e gli abusi sessuali diventano, infatti, una strategia di controllo e umiliazione nei contesti di guerra. Un pensiero speciale va alle donne ucraine, colpite da una violenza inattesa e crudele, e alle donne iraniane, che da tempo protestano contro la repressione e l’uso del velo come forma di oppressione. (mla)
Per maggiori informazioni visita il sito Regione Autonoma della Sardegna;
ISTAT: Evento “PROTEGGERE LE DONNE. DATI E ANALISI PER CONTRASTARE LA VIOLENZA DI GENERE” 25 novembre – in presenza e online in diretta dall’Aula Magna Istat
Si svolgerà oggi 25 novembre alle ore 9.30, presso l’Aula Magna dell’Istat, il convegno dal titolo “Proteggere le donne. Dati e analisi per contrastare la violenza di genere.” L’evento, che si inserisce nel quadro della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, nota come Convenzione di Istanbul, presenta lo stato dell’arte degli strumenti informativi disponibili sul sistema di protezione delle donne vittime di violenza. L’attenzione è rivolta al contributo della statistica ufficiale nella produzione di una base dati multi-fonte, finalizzata a rispondere ai fabbisogni informativi connessi alla definizione, al monitoraggio e alla valutazione delle politiche e delle azioni messe in atto per la tutela delle donne sopravvissute alla violenza.
Durante l’evento verranno illustrati gli ultimi dati della rilevazione sulle donne che hanno avviato un percorso presso i Centri antiviolenza, le analisi tratte dalle rilevazioni sui Centri Antiviolenza e le Case rifugio, sul Numero di pubblica utilità 1522 e la prima analisi sperimentale che ha coinvolto le reti territoriali contro la violenza.
Il convegno rappresenta inoltre un importante momento di confronto per condividere i primi risultati di un tavolo di lavoro fra l’Istituto Nazionale di statistica, le Regioni e le Associazioni, con l’obiettivo di individuare possibili strategie future per contrastare la violenza di genere.
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Mondòpoli: 25 novembre 2022 Giornata mondiale contro la violenza sulle donne - Dati e infografiche
In occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, una serie di grafici pubblicati su Mondòpoli ha pubblicato una serie di grafici utili a tracciare un quadro della situazione della violenza contro le donne nel mondo.
Ecco i report disponibili online:
Matrimoni precoci nel mondo ;
Il matrimonio forzato in età infantile e adolescenziale, che colpisce soprattutto le ragazze, rappresenta una violazione dei diritti umani e può portare a una vita di svantaggi e privazioni. Nell’ultimo decennio, la pratica del matrimonio precoce è diminuita in modo significativo, con la percentuale globale di giovani donne sposate da bambine che è diminuita del 15%, da quasi una su quattro nel 2010 a una su cinque nel 2020. Grazie a questi progressi, sono stati evitati i matrimoni precoci di circa 25 milioni di ragazze. L’Asia meridionale ha visto il maggior declino in questo periodo e ad oggi il rischio di matrimoni precoci è più alto nell’Africa subsahariana, dove più di una donna su tre (34,5%) di età compresa tra i 20 e i 24 anni si è sposata prima dei 18 anni. Tuttavia, gli effetti della pandemia, come la chiusura delle scuole e l’aumento della povertà, stanno minacciando questo progresso, con fino a 10 milioni di ragazze in più a rischio di matrimonio precoce nel prossimo decennio.
Mutilazioni genitali femminili nel mondo;
Le mutilazioni genitali femminile (MGF) rappresentano una violazione dei diritti umani, sono pratiche slegate da necessità mediche e spesso vengono effettuate senza anestesia e in ambienti e con strumenti non igienizzati. Almeno 200 milioni di ragazze e donne sono state sottoposte a MGF in 31 Paesi in cui si concentra la pratica; la metà di questi si trova nell’Africa occidentale.
Violenza sessuale sulle donne da parte di uomini non partner;
Mentre la maggior parte delle violenze contro le donne vengono perpetrate da mariti o partner intimi, attuali o precedenti, si stima che, a livello globale nel 2018, il 6% delle donne di età compresa tra 15 e 49 anni abbia subito violenze sessuali da parte di una persona diversa dall’attuale o ex marito o partner almeno una volta nella vita (a partire dai 15 anni di età).
Sono incluse in questa quantificazione le segnalazioni di violenze di tipo sessuale intese come costrizione, coercizione o minaccia a compiere atti sessuali indesiderati – inclusi stupri o tentati stupri e forme di violenza sessuale con o senza contatto – ma non le molestie sessuali. Ad ogni modo, è probabile che il dato fattuale sulle violenze sessuali sia molto più alto a causa degli alti livelli di stigma sociale e delle ripercussioni legate alle segnalazioni di violenza sessuale, e delle significative sfide di misurazione che esistono per questa forma di violenza.
Violenza fisica e sessuale sulle donne da parte di un partner intimo
; La maggior parte delle violenze contro le donne vengono perpetrate da mariti o partner intimi, attuali o precedenti. A livello globale, si stima che, nel 2018, il 27% delle donne in età riproduttiva (15–49 anni, che siano mai state sposate o abbiano avuto un compagno) abbia subito violenze fisiche e/o sessuali da parte del proprio partner almeno una volta nella vita (a partire dai 15 anni di età). Applicando questa percentuale ai dati sulla popolazione del 2018, si evince che il numero di donne che hanno subito violenze fisiche e/o sessuali da parte del proprio partner si aggira tra i 641 milioni e i 753 milioni. Inoltre, 13% di loro ha subito violenze recenti (negli ultimi 12 mesi) da parte del proprio partner, vale a dire fino a 307 milioni di donne dai 15 anni in su.
Per maggiori informazioni visita il sito Mondòpoli
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ActionAid chiede di firmare una petizione per chiedere maggiore supporto al Governo con la campagna #FreeNotFreezed
Secondo i dati ogni anno, in Italia, oltre 50.000 donne decidono di dire no alla violenza subita rivolgendosi ai centri antiviolenza. Questo però spesso non basta. Per esercitare il proprio diritto a vivere una vita senza violenza hanno bisogno di un reddito sufficiente, un lavoro sicuro e dignitoso, una casa e servizi pubblici funzionanti. Il rischio è di far tornare le donne, spesso con figlie e figli, dagli autori di violenza, vanificando il loro percorso verso l’autonomia. Il sistema antiviolenza italiano al momento non è in grado di garantire a tutte e in tutti i territori le stesse opportunità a causa di politiche frammentarie e finanziamenti inadeguati.
Per questo ActionAid. organizzazione internazionale indipendente impegnata nella lotta alle cause della povertà, chiede al Governo italiano di aiutare concretamente le donne che hanno subito violenza, adottando politiche integrate, coinvolgendo tutti i Ministeri e gli uffici competenti, affinché venga assicurato alle donne in fuoriuscita dalla violenza il diritto ad un tenore di vita sufficiente, al lavoro dignitoso e alla casa.
Nello specifico, si chiede urgentemente alle istituzioni italiane nazionali, regionali e locali di garantire un supporto economico, adottare politiche strutturali per il re/inserimento lavorativo e il mantenimento dell’occupazione e assicurare l’accesso a soluzioni alloggiative sicure e sostenibili nel lungo periodo
Per aiutare ActionAid nella sua missione è possibile firmare la petizione online #FreeNotFreezed.
Per maggiori informazioni e firmare la petizione online visita il sito ActionAid Italia;
Iniziative sul territorio regionale:
OLBIA
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne il Community Hub di Olbia in collaborazione con Fidapa BPW Italy – Sezione di Olbia e MAD Movimento Arte Design realizzano una opera d’arte collettiva da donare al quartiere di Poltu Quadu.
L’artista Daniel Rizzo e gli studenti del Liceo Artistico Olbia Fabrizio De Andrè useranno la loro creatività per partecipare alla campagna dell’ONU contro la violenza sulle donne #OrangeTheWorld.
Per maggiori informazioni consultare il sito Community Hub Olbia
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PIRRI
Tanti gli appuntamenti in programma per venerdì 25 novembre organizzati dal Comune di Pirri. Presso Casa Saddi, in via Enrico Toti n.24, performance, testimonianze, reading e una tavola rotonda affronteranno la tematica della violenza di genere con l’obiettivo non solo di sensibilizzare la popolazione, ma anche di dare sostegno a chi ha vissuto sulla propria pelle questa esperienza.
Gli appuntamenti prenderanno il via alle 18:30 con i saluti ufficiali della Presidente della Municipalità di Pirri, Maria Laura Manca e di Arlen Haideé Aquino che, alla guida dell'associazione interculturale “Arcoiris” ha dato un grande contributo per le iniziative messe in campo sul tema, per poi proseguire con le performance della violinista Angelica Turno, della pianista Cristiana Delogu e dell’attrice e regista teatrale, Elisa Piano, prima della chiusura affidata alla pianista ucraina, Ivanna Hubeliuk.
Durante la conferenza stampa di presentazione degli eventi sono stati presentati alcuni dati importanti per riflettere sulla situazione nel territorio regionale: sono state 18 le vittime di femminicidio negli ultimi cinque anni in Sardegna, di cui un terzo (33%) sono straniere. Gli autori di reato nella stragrande maggioranza dei casi sono partner o ex partner e negli altri casi il femminicidio è avvenuto in ambito familiare. Circa il 40% dei femminicidi è avvenuto nei comuni della Città Metropolitana di Cagliari. Nel dettaglio sono state 7 le vittime nella Città Metropolitana di Cagliari dal 2017 a oggi, 6 erano di Sassari, 2 di Oristano, 2 del Sud Sardegna e una di Nuoro, per un totale di 18. Quelle straniere 6. Gli autori di reato in 13 casi sono stati partner o ex partner, negli altri 5 altri parenti.
Inoltre, secondo i dati dell’Istat nel primo trimestre di quest’anno si sono registrate 194 chiamate al numero di pubblica utilità contro violenza e stalking 1522, 128 sono arrivate da Cagliari, 8 da Carbonia-Iglesias, 4 dal Medio Campidano, 6 da Oristano, 16 da Nuoro, nessuna dall’Ogliastra, 24 da Sassari e 8 da Olbia Tempio. E sempre secondo l’Istat i dati dicono che le richieste d’aiuto arrivate al numero 1522, dal 2018 fino al 2021, sono aumentate passando da 578 a 710.
Per maggiori informazioni consultare il sito del comune di Cagliari – municipalità Pirri;
Consulta il report I numeri sui Femminicidi in Sardegna a cura dell'associazione interculturale “Arcoiris”
;Scarica la locandina ;
SASSARI
Il Comune di Sassari, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza di genere, ha organizzato e patrocinato una serie di iniziative per tenere alta l’attenzione sul tema. Tutto il programma si inserisce nel percorso “Non solo un giorno” iniziato nel 2019.
Il 25 novembre sono previsti due incontri per affrontare diversi aspetti del drammatico fenomeno. La mattina, alle 11, si riunirà a Palazzo Ducale il Consiglio comunale in seduta solenne. Interverranno ospiti autorevoli, che quotidianamente lavorano in prima linea contro la violenza di genere e al fianco delle vittime. L’incontro andrà in streaming e sarà poi caricato integralmente nel sito www.comune.sassari.it. Il pomeriggio, dalle 15.30, nella sala Langiu del Comando di via Carlo Felice, si terrà il convegno “Linguaggio, discriminazione e violenza”, organizzato dalla cooperativa sociale Porta Aperta in qualità di ente gestore del servizio antiviolenza Progetto Aurora per il PLUS di Sassari. L’evento è organizzato in collaborazione con il Comune di Sassari, l’Università e il Centro interdisciplinare di Ateneo A.R.G.IN.O. Filo conduttore del convegno è il linguaggio come veicolo di stereotipi di genere, connessi a comportamenti discriminatori e violenti. Saranno presenti anche insegnanti, alunne e alunni dell’Istituto Comprensivo Monte Rosello Basso che hanno svolto un percorso laboratoriale con Progetto Aurora.
Proseguono anche le due campagne informative contro la violenza di genere, già avviate nelle scorse settimane. La Polizia locale continua gli incontri nelle scuole superiori per parlare di codice rosso e revenge porn e da tempo è presente negli spazi offerti gratuitamente dal centro commerciale Porte di Sassari con materiale informativo sul tema. Il 25 novembre sarà nella galleria, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20, con personale altamente qualificato pronto a cogliere anche il minimo accenno di richiesta d’aiuto, che saprà poi gestire col più attento riserbo. Gli agenti indosseranno magliette con una grafica particolarmente forte e di impatto, distribuiranno rose alle donne e a chiunque daranno materiale informativo per sensibilizzare e confrontarsi con cittadine e cittadini sul tema del codice rosso, violenza di genere e revenge porn, che purtroppo riscontra un aumento sensibile sia delle vittime sia degli autori, anche in età adolescenziale. Sarà anche presentato il progetto “#Iononcondivido” che ha coinvolto studentesse e studenti dei licei e delle scuole superiori di Sassari. Il 27 dalle 10 alle 11, il 28 dalle 15 alle 16 e il 30 dalle 17 alle 19, negli stessi spazi sarà presente un’educatrice della cooperativa Porta Aperta, che gestisce il progetto Aurora. Negli stand informativi, fortemente voluti e coordinati dal Comune di Sassari, sono date tutte le informazioni sul centro antiviolenza, che fornisce un supporto gratuito alle donne che subiscono violenza, maltrattamenti e stalking.
Inoltre, in piazza Moretti, alle 16,30 del 25 novembre, le commissarie della Commissione Pari Opportunità porteranno dei fiori sulla panchina dedicata a Monica Moretti. Sarà presente la compagnia Arabesque che invita i partecipanti a portare qualcosa di rosso. L’attrice Lella Cucca leggerà poesie di Maria Antonietta Macciocu. Inoltre, il Palazzo Ducale sarà illuminato di rosso a sostegno della campagna “La violenza sulle donne è #Insostenibile”.
Infine, sabato 26 in viale Trento sarà colorata di rosso una panchina, diventando così non solo un simbolo della lotta contro la violenza, ma anche uno strumento di pubblica utilità dal momento che sulla stessa panchina verrà apposta una targhetta con i contatti e-mail e telefonici di Scarpetta Rossa Aps, strutturata per aiutare le donne che subiscono violenze e maltrattamenti. L’iniziativa, patrocinata dal Comune, è promossa dal Gruppo Abbi con l’insegna Tuttigiorni, che ha aderito alla campagna “Non solo un simbolo” dell’associazione Scarpetta Rossa aps. La panchina sarà inaugurata in una diretta live streaming il 26 novembre alle 15 in contemporanea con tutti gli altri Comuni italiani aderenti al link https://scarpettarossa.it/progetto-non-solo-un-simbolo/
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ORISTANO
Oristano celebra la Giornata internazionale contro la violenza alle donne con la quinta edizione dell’evento “Oristano città della ceramica dice no alla violenza - Neanche con un Dito”, una tre giorni di dibattiti ed eventi organizzata dall'Assessorato alle attività produttive d’intesa con gli Assessorati alla cultura, pubblica istruzione, politiche sociali e sport in sinergia con Centro Antiviolenza Donna Eleonora e Associazione Prospettiva Donna, A.I.C.C, FIDAPA, Pro Loco, Fondazione Oristano, ceramisti e ceramiste locali, Rotary Club, Consulta giovani e Associazioni sportive del territorio.
Venerdì 25 novembre 2022 – Al Teatro Garau, alle 9,30, presentazione delle azioni di prevenzione e di sostegno promosse dal Comune in collaborazione con gli enti e le associazioni del territorio. Il tema della violenza sarà affrontato sul piano culturale, sociale e artistico al fine un confronto serio e mirato e momenti di riflessione con gli studenti e le studentesse delle scuole secondarie di secondo grado. Durante l’evento ci sarà anche la presentazione delle opere dei ceramisti locali e delle targhe, per divulgare il numero gratuito 1522 per le richieste di aiuto e sostegno per le vittime di violenza e stalking da donare agli istituti scolastici e alle farmacie della città; performance di ballo e di canto.
Sabato 26 novembre 2022 – In piazza Eleonora, dalle 9:30, coinvolgimento degli studenti e delle studentesse degli istituti cittadini per un momento di raccoglimento e di riflessione, per mostrare vicinanza alla popolazione femminile dell'Iran, dopo la morte di Masha Amini, la 22enne uccisa dopo l'arresto per non aver indossato correttamente il hijab, il velo imposto dal regime a tutte le donne. Al termine della manifestazione ragazzi e ragazze saranno invitati a lanciare in cielo un foulard. Durante la mattinata verrà organizzata performance di ballo.
Al Teatro Garau dalle 18 una performance teatrale dedicata ad Eleonora D'arborea e alla Carta de Logu a cura dell’Associazione culturale Kainothomia delle Ombre. Le offerte raccolte durante la serata saranno devolute a favore del Centro Antiviolenza «Donna Eleonora» di Oristano.
Domenica 27 novembre 2022 - “La camminata e la corsa rosa” per le vie del centro storico della città di Oristano con la partecipazione di CONI, Rotary Club, Consulta Giovani e Pro Loco. Il contributo richiesto per l’iscrizione verrà devoluto a favore del Centro Antiviolenza «Donna Eleonora» di Oristano.
Le iscrizioni si ricevono presso la sede della Pro Loco dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19.
Per maggiori informazioni visita il sito del Comune di Oristano;
DOMUSNOVAS
S'intitola "Nemusu Solasa" l'iniziativa che l'assessorato alle Pari Opportunità di Domusnovas ha scelto di promuovere venerdì in occasione della "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne". Si tratta di una camminata per le vie del centro dall'alto valore simbolico, un percorso di sensibilizzazione verso i più giovani ma anche di riflessione e di acquisizione di consapevolezza. Il percorso prevede la partenza alle 17 da piazza Nassiriya per raggiungere piazza Primo Maggio dove esattamente un anno fa la giunta comunicale ha fatto installare una panchina rossa, simbolo della lotta contro le violenze.
Ai partecipanti è richiesto di presentarsi con un nastro rosso lungo circa un metro, che servirà per unire fisicamente tutti i partecipanti e simbolicamente alle donne vittime di violenza.
Per maggiori informazioni consulta la pagina Facebook del Comune di Domusnovas;