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Online il Rapporto Annuale UNICEF 2020

In Italia, come nel resto del mondo, la pandemia da COVID-19 ha generato un’emergenza sanitaria globale senza precedenti in termini di magnitudine e rapidità del contagio, pressione sul sistema sanitario e paralisi delle attività economiche, educative e sociali. I MSNA, insieme agli oltre 60mila neomaggiorenni, sono tra le persone che nell’emergenza COVID-19 si trovano in maggiore situazione di vulnerabilità. A queste cifre bisogna aggiungere un numero imprecisato di persone al di fuori del sistema di accoglienza e di fatto invisibili ai servizi di protezione e sociosanitari.

Donne e minori migranti e rifugiate, a causa delle loro specifiche vulnerabilità, affrontano sfide ulteriori connesse al maggior rischio di subire violenza domestica in condizioni di isolamento sociale, come nel domandare aiuto e nell’accedere ai servizi di protezione e supporto: questo è il quadro descritto dal Rapporto annuale 2020 - Programma dell'UNICEF a sostegno dei bambini e adolescenti migranti e rifugiati in Italia.

Nel 2020 l'UNICEF è intervenuta a fianco delle istituzioni raggiungendo oltre 6.000 minorenni e giovani migranti e rifugiati e circa 1500 operatori con interventi diretti:

3.600 minorenni e giovani sono stati supportati con servizi di protezione tra cui il supporto psico-sociale, l'accesso a forme di affido familiare e il supporto legale individualizzato;
1.400 hanno avuto accesso a servizi di prevenzione e risposta alla violenza di genere;
Circa 1.000 minorenni hanno avuto accesso a programmi di sviluppo delle competenze;

Tra le azioni online:

Oltre 1.500 operatori sono stati formati online sulla protezione dei minori e risposta alla violenza di genere;
Oltre 5600 giovani hanno espresso la propria voce tramite la piattaforma U-Report on the Move:
Oltre 40 mila i minorenni e giovani raggiunti con informative.

Relativamente ai bisogni specifici legati alla pandemia COVID-19, nel 2020, l'UNICEF ha risposto con un focus sui soggetti più vulnerabili, i minorenni e giovani al di fuori del sistema d'accoglienza garantendo la presenza di team mobili per screening medici e distribuzione di kit igienici, oltre che con la diffusione di informazioni salvavita sulle misure di prevenzione e contrasto alla diffusione della pandemia.

Importanti i risultati: 2.400 migranti e rifugiati raggiunti con screening medici, pre-triage e attività di orientamento, oltre 2.800 con la distribuzione di materiale igienico e 1.250 giovani sono stati raggiunti con percorsi formativi di e-learning.

Tra le azioni onlinevengono segnalate oltre 160 mila persone raggiunte con messaggi-chiave sul COVID-19 adattati alle esigenze linguistiche, culturali, di età e di genere, 95.000 persone hanno ricevuto informazioni sui rischi specifici connessi alla violenza di genere durante la pandemia e oltre 2.000 adolescenti, inclusi migranti e rifugiati, sono stati ascoltati durante il lockdown sulle loro prospettive per il futuro post Covid-19.


Scarica il Rapporto 2020

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