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Prefetture

Ciascuna Prefettura provvede alla distribuzione dei migranti nei rispettivi territori provinciali di competenza. L’attuale normativa prevede che i migranti siano collocati prioritariamente presso i centri Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) ma laddove ciò non possa avvenire a causa della insufficienza del sistema Sprar, le Prefetture sono tenute ad identificare ulteriori strutture di accoglienza temporanea.

Le Prefetture individuano le predette strutture, denominate centri di accoglienza straordinaria, di concerto con gli Enti locali, attraverso procedure ad evidenza pubblica, a livello territoriale.
È altresì compito dei Prefetti sollecitare gli enti territoriali e locali a porre in essere percorsi finalizzati a superare la condizione di passività dei richiedenti asilo, attraverso lo strumento dei Protocolli d’intesa con gli enti locali e con l’associazionismo locale di volontariato e di promozione sociale.

In ogni Prefettura sono istituiti i consigli territoriali per l'immigrazione (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 18 dicembre 1999), che monitorano la presenza degli stranieri sul territorio e il livello di inserimento socio-lavorativo, per promuovere politiche di integrazione locali mirate, in collaborazione con le altre istituzioni e con gli enti del privato sociale. Questi organismi rappresentano l'elemento di raccordo tra governo centrale e realtà locali per tutto ciò che riguarda l'immigrazione e le problematiche collegate, garantendo l’omogeneità delle politiche di gestione del fenomeno su tutto il territorio.

Al tal proposito, per favorire le operazioni di sbarco, la Prefettura di Cagliari, di concerto con la Regione e gli altri soggetti coinvolti, ha messo a punto un Protocollo di Intesa operativo (prot. n. 41769 del 25 giugno 2015) per l’organizzazione dei servizi di assistenza ed accoglienza dei cittadini stranieri trasferiti, via mare, in Sardegna con sbarco previsto presso il porto di Cagliari. Il protocollo operativo disciplina le attività che ogni attore istituzionale e del volontariato è chiamato a svolgere in concomitanza degli sbarchi.

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