Fase di prima accoglienza
A seguito dell’espletamento delle prime attività legate allo sbarco, i migranti sono trasferiti presso i Centri di accoglienza straordinaria (CAS) dove deve essere garantito anche un servizio di assistenza sanitaria che comprende una valutazione dello stato di salute all'ingresso, la tenuta di una scheda sanitaria e l’allestimento di un primo soccorso sanitario per cure ambulatoriali urgenti.
L'ATS, con le strutture competenti per territorio, garantisce il monitoraggio dell’assistenza sia del singolo migrante, sia della collettività dei migranti ospiti del CAS. Pertanto, nel caso in cui il centro di accoglienza dovesse prevedere al proprio interno personale sanitario, questo dovrà coordinarsi con i servizi della ASSL preposti all’assistenza dei migranti, i quali a loro volta dovranno garantire il costante monitoraggio degli interventi, la sorveglianza e la corretta applicazione delle norme in materia.
Nei CAS il Servizio Sanitario Regionale effettua le visite di secondo livello ai migranti ai sensi della circolare della Direzione Generale della Sanità n. 7621 del 24 marzo 2015 recante "Linee di indirizzo alle Aziende Sanitarie Locali in merito alle procedure per l’inserimento dei migranti in collettività e applicazione del protocollo di sorveglianza sindromica". In base alla predetta circolare l'ATS Sardegna, garantisce i percorsi utili a verificare lo stato di salute del migrante e, nel contempo, pone in essere tutte le azioni necessarie per la tutela della salute pubblica.
Per quanto concerne l’assistenza sanitaria ai migranti inseriti nei Centri di prima accoglienza è prevista l’applicazione degli articoli 34 e 35 del D. Lgs. 25 luglio 1998, n. 286.
E’ prevista, inoltre, l’assegnazione, nell’immediato, del codice STP (straniero temporaneamente presente) a tutti gli stranieri ospitati nei Centri di accoglienza, fatto salvo il diritto all’iscrizione al SSR per i richiedenti protezione internazionale.
Il codice STP dà diritto alle prestazioni urgenti ed essenziali, ancorché continuative, ai richiedenti qualora privi di risorse economiche.